Fossano Fiume Stura Foresta di Fossano

Nel letto del Torrente Stura de Demonte, nei pressi del comune di Fossano, affiorano i sedimenti del Pliocene e del Pleistocene in un'area caratterizzata da un graduale passaggio da sedimenti marini (Pliocene inferiore) a sedimenti continentali (Pleistocene medio), ricoperti poi da alluvioni quaternari . In questo contesto di transizione, di una fase chiaramente marina delle acque più profondo (Argille di Lugagnano), si passa per un breve episodio a bassi fondali (Sables d'Asti) evolvendo poi verso gli ambienti più schiettamente continentali del Villafranchien, che nel Fossano si articolano dal Pliocene inferiore al Pleistocene. La Foresta Fossile è conservata nei sedimenti villafranchiani del Pliocene inferiore, in quella che viene chiamata “Villafranchien A”; questi sedimenti sono datati a circa 4 milioni di anni fa.

Concetto scientifico

Il territorio di Fossano e il letto della Stura furono fonte di ispirazione per le ricerche geologiche di un giovane di nome Federico Sacco, originario proprio di questa città. Studiando giustamente affioramenti lungo lo Stura, Sacco individua rocce tipiche dell'ambiente continentale, ricche di molluschi terrestri e d'acqua dolce, che analizzerà in dettaglio, riuscendo così a classificarle e descriverle come specie nuove alla scienza. Per questi affioramenti Sacco inventa il termine “Fossaniano”, ormai obsoleto, ad attestare il carattere unico dei terreni plio-pleistocenici su cui scorre lo Stura. Nel 2017, a seguito del ritrovamento dei tronchi della Foresta Fossile, è nato un nuovo interesse per la geologia e la paleontologia dell'area, sfociato poi in nuove ricerche, coordinate dall'Università degli Studi di Torino, e in diversi progetti di valorizzazione finalizzati alla conservazione e godimento di questa straordinaria scoperta.

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La Foresta Fossile affiora lungo il letto della Stura de Demonte per una parte di circa 500 metri di lunghezza e l'erosione dovuta al fiume lascia intravedere ciò che si è conservato nel sottosuolo. Non si conosce infatti la piena estensione della Foresta Fossile ma copre sicuramente una vasta area compresa tra Fossano e i paesi limitrofi ad est e questa è una prova importante della presenza di tesori geologici sotterranei che hanno attratto, e continuano a fare , l'attenzione di specialisti di molte discipline e del grande pubblico interessato alla storia antica e recente del nostro Pianeta.

Notizie di collegamento del paesaggio

L'area della Foresta Fossile è esposta alla continua erosione dell'acqua, che da un lato distrugge o degrada i pezzi paleontologici oggi visibili, ma dall'altro ne emana sempre di nuovi. L'alternanza delle stagioni, le variazioni del livello dell'acqua e le dinamiche di erosione sottolineano chiaramente le interrelazioni esistenti tra il territorio di Fossano, le montagne circostanti e la pianura che si estende verso est. Grazie alla sua particolare posizione, la Foresta Fossile permette di costituire l'ideale collegamento tra il mare, all'origine di tutti gli elementi fisici che compongono la nostra regione, e la terra nel paesaggio che ci è familiare.

Aneddoto

La Foresta di Fossano di Fossano è una recentissima scoperta (2017), che si deve alla passione di uno degli abitanti di questo territorio, Pier Luigi Beraudo, esploratore alla ricerca di forme naturali sempre nuove. Dopo la scoperta e il suo annuncio ai Ricercatori oltre che alla Direzione Archeologica per mettere in atto le necessarie misure di protezione, un team internazionale, guidato dal Prof. Edoardo Martinetto dell'Università di Torino, ha svolto uno studio scientifico sulla Foresta, descrivendo la sua comunità vegetale e confrontandola con quella di altre foreste fossili italiane.