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Giorno 1: Nel cuore di Mondovì

Mondovì è una delle “sette sorelle” della provincia di Cuneo (Piemonte), insieme a Cueno (la città), Bra, Alba, Savigliano, Fossano e Saluzzo. Questa città ha una storia molto ricca che risale al 12 ° secolo.

Adagiata tra pianura e collina, Mondovì ha una struttura urbanistica articolata in rioni e nasconde numerosi luoghi di culto che testimoniano le diverse influenze che ne costituiscono la storia. In particolare si possono osservare molte meridiane ed eleganti edifici.

La città italiana di Mondovì si trova tra montagne e pianure. Da un lato la città si affaccia sulla pianura attraversata dal fiume Po che parte da Torino; dall'altro si trova su una collina che segna il confine delle Langhe, terra di tartufi e vini.
https://comune.mondovi.cn.it/uffici/249644/turismo

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La storia di Mondovì
Fondato nel 1198, si unì all'ovile clericale nel 1388 e prese il nome di Mons Regali. Dopo numerosi passaggi di proprietà, l'autonomia della città viene posta definitivamente sotto l'autorità di Casa Savoia-Acaia dal 1396. L'espansione della città viene rallentata nel 1680, in seguito all'istituzione della tassa del sale da parte dei re di Savoia , fino al 1698, alla fine della guerra del sale.

Il Cinquecento è segnato dall'azione dell'architetto Francesco Gallo che arricchisce la città con le sue opere barocche. La ripresa economica e commerciale proseguì fino al XIX secolo, con un boom delle attività agricole, artigianali, industriali e di produzione ceramica, come testimonia l'attuale Museo della Ceramica a Palazzo Fauzone.

A Mondovì, molti altri luoghi di culto si trovano accanto a monumenti architettonici. Il quartiere di Carassone conserva in particolare alcune tracce del suo passato medievale. Della comunità ebraica, presente dal XVI secolo fino alla metà del XX secolo, rimangono la splendida sinagoga settecentesca e il cimitero di Mondovi-Breo.